Giornata di studio
Lugano al crocevia: esuli, esperienze, idee

Venerdì 20 aprile 2018, dalle 10 alle 16
Università della Svizzera italiana, Auditorium
Via Giuseppe Buffi 13, 6900 Lugano (mappa)

Entrata libera

Mattino:

Marino Viganò, Il Ticino e i rifugiati: cenni di contesto
Christoph Frank, Looking at an occupied Mediterranean from an un-occupied position: a cycle of conferences at the Warburg Institute in London (1939-’45)
Pietro Montorfani, Manzoni a Lugano (1938-’45)
Sara Garau, «Geistige Grenzöffnung im Süden»? Il Ticino e i profughi italiani nelle pagine culturali oltralpe

Pomeriggio:

Elisa Signori, Lo sguardo degli esuli italiani in Svizzera sulla realtà del paese ospite
Sonia Castro, Memorie del territorio. Lugano dal Risorgimento alla Resistenza

Tavola rotonda:

Giacomo Jori, Renato Martinoni, Carlo Piccardi, Fabio Pusterla, Nelly Valsangiacomo


Sullo sfondo dei drammatici eventi europei che, a partire dai primi anni Trenta, vedono le prime persecuzioni razziali da parte della Germania nazista, la Svizzera diviene meta di molti rifugiati per ragioni razziali o politiche. Protagonista di una plurisecolare mitologia, da Machiavelli al Risorgimento, che la vede come terra della libertà per antonomasia, essa alternerà momenti di accoglienza, con la concessione dello statuto di rifugiato agli oppositori politici e agli intellettuali, ad altri difensivi, come la chiusura delle frontiere nel ’42.

La giornata di studio Lugano al crocevia: esuli, esperienze, idee, organizzata dall’Istituto di studi italiani, ha l’intento da un lato di gettare uno sguardo approfondito sul ruolo di Lugano e del Ticino come luogo di accoglienza dei rifugiati italiani e sulle dinamiche sociali e culturali introdotte dalla loro presenza; dall’altro di assumere una prospettiva di ricerca che non si arresta all’analisi della realtà locale, ma si estende all’intero contesto confederale, proponendosi anche di sondare, attraverso significative testimonianze, quale immagine della Svizzera emerga dalla specola dei rifugiati.

Se l’Europa diventasse inabitabile agli uomini incapaci a servire, possano qui [in Svizzera] almeno trovare [...] libera quiete.
— U. Foscolo, Della servitù dell’Italia, 1815